lunedì 31 ottobre 2011
CLAMOROSO, SCOPERTA LA PROTEINA CHE BLOCCA IL CANCRO
David Waisman, professore presso il Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare e Patologia della Dalhousie University,potrebbe essere l'uomo del secolo, capace di dare una speranza a tanti che si trovano "nel braccio della morte" a causa del cancro. Il ricercatore ha analizzato il ruolo chiave della S100A10, posta sulla superficie dei macrofagi.
Una tappa fondamentale nella storia dell'oncologia arrivata dal Canada dove Waisman assieme ad un gruppo di ricercatori ha descritto, in uno studio pubblicato su Cancer Research, l'azione di una proteina che, se bloccata, interrompe il sostegno alle cellule tumorali.
David Waisman, professore presso il Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare e Patologia della Dalhousie University, ha analizzato il ruolo chiave della S100A10, posta sulla superficie dei macrofagi.
MA è VERAMENTE UNA FESTA DI BUON GUSTO?
Quando ero bambina avevo paura anke ad entrare in una cartoleria nel periodo di Halloween a causa di queste maschere macabre che giravano e girano tutt'ora, adesso la paura non c'è più ma continuo ad essere pienamente convinta che certe immagini o maschere siano veramente orribili e spaventose per i bimbi più sensibili, passino le zucche illuminate ma il resto è veramente disgustoso.
Sbirciando un po' su wikipedia ho visto che questa festa ha origini molto antike, dell'epoca dei Celti, ma comunque per me il modo in cui viene celebrata con tutte queste maschere di streghe e morte resta sempre una festa di cattivo gusto, come ha detto un papa: “ non adatta e diseducativa per i bambini” ed io condivido pienamente, anke se io personalmente da bambina non mi sarei mai e poi mai lasciata condizionare da questa atmosfera così macabra. E' così bello il Natale con Gesù che nasce, l'albero, i doni; l'epifania, con le calze piene di caramelle e cioccolatini che la vecchietta magica con la scopa volante ti appende davanti al camino; la Pasqua con le uova colorate, le vetrine piene di fiori finti color pastello e Gesù che risorge; la festa della donna con la mimosa; ferragosto con i gavettoni e le serate sulla spiaggia... tutte festività che hanno una bella atmosfera gioiosa, adatte ai bambini ed alle persone di tutte le età. Halloween secondo me non è una festa, è solo uno schifo, non si può provare gioia in una serata dove si vuol far respirare l'atmosfera del macabro ed i bambini si vestono da streghe e da morti, fortunatamente i miei genitori mi hanno sempre fatto festeggiare tutte le festività, ma si sono sempre fortemente astenuti da quella di Halloween, altrimenti sarei rimasta veramente traumatizzata se mi avessero regalato una di quelle orribili maschere e mi avessero proposto di indossarle, oppure se mi avessero portata in giro a qualche “festa”, se così si può chiamare, dove tutti le indossavano.
martedì 25 ottobre 2011
Pippa Middleton ci insegna come stare al mondo In arrivo la sua versione personale del galateo
Pippa Middleton ci insegna come stare al mondo In arrivo la sua versione personale del galateo
di Redazione
La sorella della duchessa di Cambridges avrebbe chiuso un accordo con David Godwin, agente letterario, per realizzare un libro che permetta
aiuto a Pippa Middleton, cognata reale e icona di bellezza, eleganza e sportività al femminile, ora diventa anche dispensatrice di consigli per organizzare la festa perfetta. Secondo quanto si legge sul Telegraph, la sorella della duchessa di Cambridges avrebbe chiuso un accordo con David Godwin, agente letterario, per realizzare un libro che permetta a ogni donna che lo leggerà di diventare una perfetta «party hostess», ovvero organizzatrice di feste indimenticabili per inviti, ambientazione, addobbi, attrazioni, atmosfera e, naturalmente, cibarie e bevande. D’altra parte Pippa in questo ha una grande esperienza, perché da sempre è lei che si occupa degli affari dell’azienda di famiglia, la Party Pieces, che opera nella vendita per corrispondenza di accessori per le feste. Niente di nuovo sotto il sole quindi, anche se pare che Miss Middleton abbia già incontrato gli editori della HarperCollins per la pubblicazione del manuale di galateo, che potrebbe essere pronto per la fine del 2012. Una fonte del Sunday Times riferisce che «Pippa ha preso molto seriamente in considerazione il progetto del libro: ha incontrato personalmente gli editori, anche se non ha ancora firmato alcun contratto. Credo sia un’ottima scrittrice, ma sarà sicuramente affiancata da qualcuno di più esperto per la redazione del libro». Secondo quanto riferiscono le fonti, il libro dovrebbe rispecchiare il blog della Middleton, per quanto riguarda spunti e contenuti: i consigli su come comportarsi quando si dà una feste, come decorare la stanza e che cibo servire, e avrà probabilmente un tono simile al suo blog, dove ad esempio per le feste dei bambini consiglia: «Non sentitevi obbligati a invitare tutta la classe. Distribuire gli inviti con discrezione dopo la scuola o mandare gli inviti per e-mail vi eviterà di offendere gli esclusi».
Il «Pippa factor» è quindi destinato a invadere anche il mondo dell’editoria, un po’ come è successo per la moda. La scorsa settimana la copia esatta del suo abito da damigella, disegnato da Sarah Nurton per Alexander McQueen, è andata letteralmente a ruba negli storici magazzini Debenhams.
Tornando al libro in cantiere, secondo il Sunday Times, il libro potrebbe fruttarle oltre un milione di sterline tra diritti d’autore e la vendita su altri mercati. La Middleton, insomma, non farebbe altro che sfruttare la notorietà datale dalle cronache rosa, per far vedere al mondo quello che sa fare meglio. Chi potrebbe biasimarla quindi? Sicuramente non lo faranno i suoi tantissimi fan, anche di sesso femminile, che sono rimasti incantati dalla mise e dalla verve che ha sfoggiato in occasione del matrimonio della sorella Kate con il principe William. E sicuramente non lo farà uno degli ultimi usciti allo scoperto, il cantante e attore Justin Timberlake, che nonostante sia tornato sui suoi passi e faccia di nuovo coppia fissa con l’attrice e modella Jessica Biel , ha raccontato al’edizione britannica di Esquire che sono molti gli americani a trovare irresistibile la giovane. Lui compreso. «Ho avuto modo incontrarla - ha raccontato il Timberlake, che ha ammesso però di avere un debole anche anche per Kate - e l’ho trovata bellissima. Mi piace davvero da impazzire».
venerdì 7 ottobre 2011
Vanna Marchi fa la barista
Maglietta leopardata, capelli rosso fimammante, si è presentata così, la ex televenditrice e truffatrice Vanna Marchi che finalmente pare essersi trovata un lavoro onesto, dopo esser stata condannata a 11 anni e mezzo di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e bancarotta fraudolenta grazie alle denuncie di Striscia la Notizia. Ma la 69enne, secondo quanto rivela il gruppo QN, è già in semi libertà e lavora nel bar ristorante La Malmaison, poco distante dalla stazione centrale di Milano e di proprietà del fidanzato della figlia Stefania Nobile, ai domiciliari da più di un anno. La Marchi, infatti, ha già passato due anni e mezzo in carcere e uno agli arresti domiciliari. Tre anni, invece, sono di indulto e 270 sono i giorni di anticipata liberazione per la buona condotta in carcere.
Le parole dell'avvocato - Fermata dai giornalisti la Marchi dice di non poter parlare. Per lei lo fa l'avvocato Liborio Cataliotti: "È un lavoro che le piace molto. Wanna fa un pò di tutto: sta dietro il banco, gestisce la sala e prepara i dolci che, vi assicuro, le vengono benissimo. Ed è lei, inoltre, che sta alla cassa. Wanna - aggiunge Cataliotti - è molto serena, equilibrata, con tanta voglia di lavorare. Ora vuole solo dimenticare la sua brutta avventura e ricominciare una nuova vita. Senza un euro in tasca: non ha più un soldo, perchè ha risarcito tutte le parti offese. Se è pentita di ciò che ha fatto? Il pentimento è una delle condizioni necessarie per ottenere il lavoro esterno". L'avvocato, parlando dell'esperienza di Wanna Marchi in carcere dice: "Addirittura ha imparato a dipingere, vincendo pure un premio. I suoi quadri sono belli, piacciono. Tanto che nel bar dove lavora ne sono esposti diversi".
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