giovedì 30 settembre 2010

“HO VOLUTO CHE I MIEI FIGLI FACESSERO UN LAVORO ONESTO” Omar Shariff si racconta alla nostra inviata Vittoria in un intervista inedita

Venezia, Festival del Cinema, hotel Excelsior, tutti i vip sono a grandi party affollati e circondati da tanti fans.
Passando per caso davanti al ristorante vedo un uomo seduto solo ad un tavolo, quel volto non mi è affatto nuovo e nel vederlo, mi sento un po' rincuorata, sì rincuorata perché nella sua più grande interpretazione lui moriva per la strada ancora giovane e quel film strappalacrime era stato molto coinvolgente.
Avevo deciso di proseguire la mia passeggiata, anche perché un 'intervista in quel momento non era in programma, ma poi ci ho ripensato, mi sono girata ed ed ho detto: “ Dottor Zivago?” “ Yes!” -Era proprio lui Omar Shariff in persona- “ Mai I ask a Photo with you?” “ Yes!” Dopo essermi fatta la foto gli ho chiesto se parlava italiano ed ho scoperto che lo parlava benissimo.
“ Maestro che cos'è che le piace di più della nostra Italia?”
“ La cucina ed il buon vino” che stava appunto degustando.
“ Quali sono i suoi progetti per il futuro?”
“ Ma futuro... mia madre era una grande devota di S. Antonio di Padova, ed in punto di morte mi fece promettere che ogni volta che sarei passato da queste parti mi sarei dovuto recare a Padova ad accendere un cero per tutti i nostri parenti e così faccio ogni volta che passo da queste parti”
“ lei è molto credente?”
“no, ma penso che se esista qualcosa dopo la morte andrò in paradiso perché mia madre lo era molto e quindi deve avere tanti amici lassù! -Mi dice con aria scherzosa e continua- comunque spero di vivere ancora per un po'... sono stato un grande fumatore per tanti anni poi ad un certo punto sentii un grosso dolore sul petto verso i cinquant'anni e da quel momento non fumai mai più”.
“ I suoi figli lavorano nel cinema?”
” No! Gli ho detto voi dovete fare un lavoro onesto! Oh Tutti vogliono fare cinema! E per farlo ci vuole un grande culo -avevo anticipato che parlava bene l'italiano- ma soprattutto questo mondo del cinema e dello spettacolo è quello che è...”
Ci sarebbero state tante altre cose da chiedergli, ma per aver interrotto la cena di un personaggio così sono riuscita ad avere  anche troppe risposte!

martedì 28 settembre 2010

Lele Mora: " Fabrizio Corona era il mio amante"


Fabrizio Corona sarebbe stato l’amante di Lele Mora per almeno due anni. A dichiararlo è l’ex agente dei vip che, oggi, vuota il sacco sulla storia che rischia di diventare la più scandalosa dell’anno.
 Sembrerebbe di sì, almeno stando alle dichiarazioni dell’ex agente dei vip più famoso d’Italia. I particolari circa questa scabrosa storia d’amore e potere sono stati svelati da Mora nell’ambito di una deposizione rilasciata in riferimento allo scandalo Vallettopoli.
L’uomo, stupendo quanti hanno sempre invidiato l’esibita virilità di Corona, fidanzato di Belen , ha detto: “Ho avuto una relazione con Corona durata circa due anni. All’epoca, lui era ancora sposato con la Monic e proprio la relazione tra noi era alla base dei loro frequenti litigi. L’ex moglie, a causa mia, l’ha più volte messo alla porta”. Dichiarazioni shock quelle rese da Mora che, qualcuno ipotizza per vendetta, continua: “Ho speso per Fabrizio quasi 2 milioni di euro. Una parte, è stata investita in un appartamento che gli ho regalato quando Nina l’ha buttato fuori di casa. Oltre ai soldi, Fabrizio ha ricevuto da me decine di regali e molte costosissime auto”.
Nel frattempo, raggiunta dai giornalisti, Nina Monic, ha opposto alle domande un secco “no comment”. Corona, invece, ha addirittura spento il cellulare per evitare di essere contattato in merito a quanto rivelato dal suo
Bacio tra Lele Mora e Fabrizio Corona
presunto ex amante. Strana, infine, la reazione dello stesso Lele che ha incaricato il suo assistente di parlare con i giornalisti per spiegare che, in merito alla vicenda, non avrebbe più aggiunto nemmeno una parola.

mercoledì 21 luglio 2010

Agricoltura biologica, sappiamo veramente cos'è?

L'agricoltura biologica Bio... bio... bio... Tutti ne parlano: ma sappiamo davvero che cos'è e com'è regolamentata la produzione di prodotti biologici?   L'agricoltura biologica è quel tipo di agricoltura che cerca di ottenere i suoi prodotti seguen...do il più possibile i ritmi biologici (cioè naturali) della Terra, senza applicare interventi artificiali. Il suo scopo è quello di produrre alimenti sani e nutrienti, mantenendo i terreni fertili nel tempo, senza impoverirli con tecniche sbagliate o con coltivazioni troppo intensive, e senza danneggiare l'ambiente.   Perché è nato questo nuovo tipo di agricoltura? Specialmente in questi ultimi decenni, i Paesi più sviluppati hanno usato tecniche di coltivazione sempre più "energiche" e forzanti, per far fronte al maggior numero di consumatori (dovuto all'aumento generale della popolazione mondiale): ecco allora l'uso massiccio di fertilizzanti chimici (concimi), diserbanti (contro le erbe infestanti), pesticidi, antiparassitari e insetticidi (contro gli insetti dannosi alle coltivazioni).   Ad un certo punto ci si è accorti che tutto ciò ha un "rovescio della medaglia": i diserbanti e gli antiparassitari non solo uccidono indiscriminatamente organismi nocivi e organismi utili, ma sono veleni che dal terreno passano nelle acque sotterranee e poi nei fiumi e nei mari, inquinandoli sempre più; i fertilizzanti chimici, somministrati per lungo tempo e in abbondanza, dopo un primo effetto positivo impoveriscono i terreni e li avvelenano. Inoltre, i prodotti dell'agricoltura chimica (frutta e verdura, ad esempio) sono sicuramente di bell'aspetto e più grossi, ma poco nutrienti, poco saporiti e contengono residui velenosi dei trattamenti chimici fatti alle piante e ai terreni in cui sono stati coltivati .   Per questi motivi è nata la necessità di porre un freno a questi metodi e un numero sempre maggiore di agricoltori è ora disponibile a "cambiare strada", applicando, con l'aiuto di esperti, i metodi dell'agricoltura biologica. Essa si basa su alcuni semplici princìpi (che, sostanzialmente, erano quelli usati in passato, prima dell'avvento dell'agricoltura chimica e industrializzata):   1 - fertilizzazione dei terreni con letame e "compost"   2 - "lotta biologica" contro le erbe infestanti e gli insetti parassiti   3 - "rotazione" agraria delle coltivazioni per non impoverire il terreno.     Parallelamente all'agricoltura biologica si sono sviluppati gli allevamenti biologici che assicurano condizioni più naturali di vita agli animali e un controllo sulla qualità della loro alimentazione secondo i princìpi biologici.   Ormai sono milioni gli italiani che fanno uso regolare di alimenti naturali e di prodotti biologici sulla loro tavola. Noi de Il Tricolore, troviamo assolutamente ingiusto che i prodotti biologici debbano costare di più, perchè chi ha meno possibilità deve mangiare cibi meno sani?  Perchè un tipo di coltivazione che fa bene all'ambiente -quindi a tutti- deve essere penalizzato?